Enrico Letta taglia il traguardo delle 250 agorà con una certa soddisfazione: 65mila le persone coinvolte finora tra incontri fisici e online, 15mila gli iscritti alla piattaforma. Oltre 250 le proposte lanciate e sottoposte al voto telematico: dall’ambiente a sanità, lavoro, partecipazione, parità di genere, diritti civili. «Sono dati belli, che dicono che stiamo facendo una cosa utile e molto partecipata con effetti migliori di quelli che speravamo», ha detto ieri il segretario dem aprendo l’agorà sulla casa e lanciando quello che sarà uno dei temi chiavi del Pd: le politiche per consentire agli under 30 di uscire dalla casa dei genitori.

«La differenza dei nostri giovani con quelli di altri paesi europei è nei numeri: gli altri escono nella fascia 20-25 anni, ci sono picchi anche esagerati di 18-19, gli svedesi. Noi siamo a 31 anni come media. Questo è dovuto in grande parte al fatto che è impossibile per un giovane mettere su casa senza il sostegno dei genitori. Dobbiamo intervenire e questo è coerente con la proposta di una dote per i 18enni», ha detto Letta.

«La questione dei giovani è centro della ripartenza. Vinceremo solo quando avremo interloquito con il mondo giovanile in modo significativo». Letta ha parlato di un set di proposte che hanno al centro «l’indipendenza» dei giovani: tra queste anche nuove politiche abitative che comprendano non solo sgravi fiscali, ma anche un sostegno pubblico per pagare l’affitto e nuove politiche sulle case popolari.

Chiara Braga, responsabile casa nella segreteria, ha citato l’esempio della Germania: «Lì c’è un ministero dedicato alla casa, e il prossimo cancelliere Scholz ha un piano per realizzare 100mila alloggi pubblici l’anno». Il senatore Pd Franco Mirabelli ha parlato dell’esigenza di «mettere a disposizione case a canoni accessibili» e di «indicare questa come priorità nella discussione della legge sulla rigenerazione urbana che è all’esame del Senato».