Mentre il presidente Beji Caid Essebsi partecipa al vertice dei paesi arabi e sunniti con Trump a Ryadh, ribadendo tutto l’impegno possibile contro i «flagelli transfrontalieri» del terrorismo, a Tunisi il premier Youssef Chahed convoca la classica riunione d’emergenza con i ministri della Difesa e dell’Interno. Oggetto: la situazione che degenera rapidamente nel sud del paese, da mesi teatro delle proteste sociali imbastite da un movimento che da ieri ha anche il suo primo “martire”. Si chiamava Mustapha Sekrafi, il 20enne che non è sopravvissuto alle ferite al torace e alla testa rimediate negli scontri con le forze di sicurezza...