«Questa è una festa contro la paura, non cambieremo le nostre abitudini. Il nemico è la paura e noi non abbiamo paura». Parole di Vasco Rossi al soundcheck di giovedì sera, riservato ai fedelissimi del Modena Park, e soprattutto ai residenti della zona del concerto «costretti» a vivere blindati in attesa del mega evento che porterà nella città emiliana 220 mila persone. È il nuovo record di paganti per un solo concerto, il precedente risale addirittura al 1991, con i 198 mila radunati a Rio de Janeiro per i norvegesi A-Ah. La sfida del 65enne cantautore di Zocca l’ha vinta quindi in anticipo, riuscendo a trasformare i «festeggiamenti» per i suoi primi 40 anni sul palco, in una gigantesca operazione di marketing. Iniziata a fine 2016 con la pubblicazione di un cofanetto antologico definitivo, un libro e che si conclude oggi con il live e una prima serata tv condotta in diretta su Rai1 da Paolo Bonolis che racconterà il concerto (proiettato anche in 140 cinema),alternando a contributi di ospiti e a filmati realizzati per l’occasione la trasmissione di alcuni brani eseguiti da Vasco e la band.

In una Modena blindata e dalla circolazione stravolta, dove sono stati sospesi per un giorno gli esami di maturità, le messe e i funerali (ma anticipati i saldi, business as usual…), non sono mancate nei mesi scorsi anche le polemiche. Alcuni gruppi ambientalisti e Italia Nostra si sono mobilitati per cercare di impedire il concerto per i possibili danni al parco e al suo verde. Ma è finita lì, ora l’attenzione è tutta spostata sulla gigantesca macchina organizzativa, in cui sono coinvolti ben 1200 addetti alla sicurezza «supportati» da 55 telecamere di riconoscimento.

Nei quattrocento metri quadrati del Parco Ferrari, dove i lavori sono iniziati il 29 maggio scorso, è stato montato un palco largo quasi 150 metri – una struttura enorme immaginata come un palazzo di otto piani, su cui è stata montata una scenografia «esagerata e tecnologica», oltre 1500 metri quadri di schermi in movimento.

Uno centrale di 18 metri per 15 più altri quattro di 15 metri per 9 che si muovono su binari separatamente tutti insieme a formare un unico quadro in cui verranno proiettate 40 videostorie. Una sorta di film che coinvolgerà i fan di Vasco Rossi e la cui regia è stata affidata a Pepsy Romanoff che guiderà una troupe formata da un centinaio di persone.