Il novello sultano Erdogan è pronto a tutto e non lo nasconde. Pronto a inviare in Siria 18mila soldati, pronto a creare la zona cuscinetto tanto agognata lo scorso autunno e negatagli dall’alleato Usa, pronto a combattere perché nessuna entità statale kurda nasca al confine con la Turchia. Uno Stato kurdo sul pianettolo di casa è l’incubo dell’Akp, il partito del presidente. Per questo, ieri durante il gabinetto di sicurezza, avrebbe autorizzato la modifica delle regole di ingaggio dell’esercito turco. Quelle truppe (a cui durante l’assedio di Kobane il mondo chiese di intervenire per sostenere la battaglia kurda contro lo...