«Molte sono le cose terribili, ma nessuna è più terribile dell’uomo» verrebbe da dire con l’Antigone sofoclea leggendo le esternazioni del premier ucraino Arsenij Jatsenjuk, secondo cui il suo paese sta marciando attivamente sulla via democratica, ma Mosca fa di tutto per mandarlo fuori strada, temendo che le «pericolose idee della libertà contagino anche la Russia». Secondo Jatsenjuk – nei giorni scorsi negli Usa insieme al Ministro delle finanze Natalja Jaresko, in cerca di ulteriori finanziamenti da Congresso e Fmi per acquistare le armi con cui difendere «l’occidente dall’aggressione russa» e per continuare l’assalto al Donbass – «il passato sovietico...