Legalità, partecipazione e governance cooperativa. Sono stati questi i temi principali dell’assemblea di Banca Popolare Etica che si è svolta a Palermo il 18 settembre scorso alla quale hanno partecipato – dall’Italia e dalla Spagna – oltre 4.300 soci, pari al 9,4% della base sociale; di questi, 150 erano presenti fisicamente in sala presso i cantieri della Zisa a Palermo.

In una sala contemporaneamente fisica e virtuale sono stati portati i frutti di due percorsi partecipativi che hanno coinvolto negli ultimi due anni la base sociale della banca.

Sono state votate delle modifiche statutarie che hanno ridefinito i mandati delle persone consigliere e della persona presidente nel desiderio di trovare il corretto equilibrio tra stabilità e ricambio.

Viene reso più stringente il limite massimo di 4 mandati (da 3 anni ciascuno) che ogni persona che entri nel cda di Banca Etica può svolgere. Con la modifica approvata il 18 settembre il limite di 4 mandati è assoluto, a prescindere dal fatto che i mandati siano consecutivi o meno.

Il limite ai mandati delle persone elette nel CdA è una prassi poco comune nella banche popolari, che Banca Etica ha voluto rafforzare per favorire il ricambio nella gestione della Banca. Inoltre chi viene eletto nel ruolo di Presidente potrà svolgere un massimo di 3 mandati in questo ruolo. il nuovo statuto prevede un’unica eccezione: nel caso in cui una persona venga eletta Presidente del CdA di Banca Etica nell’ultimo dei suoi 4 mandati, potrà ricandidarsi per un quinto mandato (di cui due in totale da Presidente).

Questa misura è stata introdotta allo scopo di conciliare il valore del ricambio ai vertici con la stabilità della governance, confermata anche dalle autorità di vigilanza, e per dare l’opportunità a una persona eletta presidente di guidare con efficacia l’attuazione dei piani strategici.

Lo statuto è stato riscritto in un linguaggio inclusivo, che non discrimini i generi, i primi in Italia a proporlo. Si tratta di un primo esperimento che andrà perfezionato ma il cammino è stato intrapreso.

Sono stati inoltre votati il Patto Associativo e il Regolamento dei Portatori di Valore che definisce le modalità di collaborazione tra la struttura bancaria e i soci volontari, appartenenti alle categorie dei Portatori di Valore.

Soci volontari in una banca? In Banca Etica sì! E il valore del volontariato, del dono, della gratuità sono un asse fondamentale per questa realtà finanziaria.

Banca Etica nasce da tante cittadine e cittadini (oltre che realtà del terzo settore) che vogliono una finanza trasparente, a servizio del pianeta e della comunità, e credono nel valore della partecipazione attiva. L’educazione critica alla finanza, la promozione dei principi della finanza etica, la creazione di reti territoriali e di comunità sono le modalità con cui le persone socie di banca etica contribuiscono a far aumentare la consapevolezza e la responsabilità nell’uso del proprio denaro delle cittadini e dei cittadini.

Dal 2015 i soci volontari sono stati suddivisi in Soci appartenenti ai Gruppi di Iniziativa Territoriale (i GIT), soci lavoratori e organizzazioni socie di riferimento, formando il gruppo dei Portatori di Valore, presidio importante per la governance di Banca Etica.

Per Banca Etica i soci sono importanti: il piano strategico 2021-2024 vuole raggiungere ulteriori 10.000 soci.

L’obiettivo è di trovare ambiti di impegno per tutti i soci-azionisti che, nello spirito del volontariato, vogliono mettere a disposizione le loro competenze e disponibilità per far crescere sempre più la sensibilità verso una finanza giusta ed etica e per orientare il denaro sempre più a progetti rispettosi di uomo e Ambiente.

La presidente Anna Fasano nel corso dell’Assemblea ha confermato l’impegno a rafforzare gli spazi di formazione e dialogo su partecipazione e volontariato, fondamentali per il progetto di Banca Etica.

Il tutto è avvenuto in un luogo simbolico, Palermo e la Sicilia.

Una scelta dettata dal desiderio di Banca Etica di testimoniare il suo particolare impegno verso la legalità. “Abbiamo da poco lanciato un social bond dedicato al contrasto a mafia e usura; da sempre siamo forse l’unica banca che investe nelle Regioni meridionali più di quanto raccolga. Da qui la scelta di svolgere l’assemblea a Palermo per testimoniare la nostra vicinanza a quel territorio” ha spiegato Fasano.