La partita politica tra Salvini e Di Maio si gioca anche sui campi da tennis di Torino. Il capoluogo piemontese per rimettersi in gioco, dopo l’esclusione dalle olimpiadi invernali del 2026 che il Coni ha circoscritto alla coppia Milano-Cortina, ha avanzato la candidatura per ospitare le edizioni degli Atp Finals di tennis dal 2021 al 2025, il torneo riservato agli otto migliori tennisti al mondo, per importanza secondo solo ai 4 Slam. L’associazione tennisti professionisti (Atp), chiede alle città che si candidano una garanzia economica di 80 milioni coperta dai governi di appartenenza. Oltre a Torino sono in lizza Londra, Manchester e Tokyo.

A novembre del 2018, il sottosegretario con delega allo Sport, il leghista Giancarlo Giorgetti, ha garantito alla sindaca di Torino, la 5S Chiara Appendino, la copertura finanziaria per l’evento, ma qualche giorno fa, quando scadeva il termine per la presentazione della fideiussione all’Atp, Giorgetti ha fatto marcia indietro e sostenuto che i fondi mancano, bisognerebbe trovarli sul territorio tra enti locali e privati, la stessa soluzione indicata da Di Maio, quando aveva negato il finanziamento olimpico per il 2026. Dietro l’angolo in tanti hanno letto la risposta della Lega ai 5 Stelle come una ripicca per il mancato sostegno economico alla Lombardia e al Veneto a guida leghista per le olimpiadi invernali. Un tentativo, quello della Lega di mettere in difficoltà i 5S e ottenere un ammorbidimento sui Giochi, sempre che il Cio a giugno li assegni all’Italia.

La Federtennis italiana, tramite il presidente Angelo Binaghi, dopo la marcia indietro di Giorgetti ha chiesto una deroga all’Atp, che l’ha concessa sino a fine febbraio, estendendola a Londra, Tokio e Manchester, che però hanno le carte in regola. A parte la figuraccia internazionale, Torino e Roma brancolano nel buio, la Confindustria piemontese e la giunta Appendino parlano di privati che in dieci giorni dovrebbero tirar fuori circa 20 milioni, a patto che Comune e Regione ne sborsino complessivamente una quindicina e che il governo metta mano al portafoglio. Intanto le regionali in Piemonte sono prossime e i candidati si affannano a dire che gli Atp Finals si devono svolgere a tutti i costi a Torino, la quale avrebbe un indiscutibile ritorno di immagine ed economico. La Lega parla di un progetto di legge che garantisca la copertura finanziaria, ma i tempi parlamentari sono lunghi, i pentastellati vorrebbero dunque un decreto del presidente del consiglio che garantisse buona parte della copertura. All’Atp sembrano orientati a confermare Londra, dopo i tentennamenti e i veti incrociati tra Lega e 5Stelle.

Intanto che la partita politico-tennistica tra Salvini e Di Maio va avanti a colpi di volée, ci chiediamo: perché dalle casse pubbliche dovrebbero uscire 80 milioni per un torneo di tennis che riguarda otto persone?