A gettare la spugna non ci pensano proprio e pur di provare a salvare il giornale in cui lavorano da anni lanciano un appello ai propri lettori. «Aiutateci a comprare la testata». Per Left questi primi giorni del 2015 rischiano di essere cruciali, quelli in cui si gioca il futuro del giornale e dei suoi dipendenti. Dopo essere uscito per anni in allegato all’Unità, con la chiusura del giornale fondato da Gramsci qualche mese dopo anche il settimanale è stato costretto a interrompere le uscite in edicola. Interruzione tanto traumatica quanto improvvisa, visto che, nonostante un sensibile calo delle vendite, le possibilità di proseguire con le pubblicazioni erano ancora molte. A dicembre, però, due fatti hanno contribuito a far precipitare le cose: la scoperta di rischiare di perdere il contributo dell’editoria visto che, dopo il primo fallimento del marzo 2014 dell’Editrice Altra Italia la nuova cooperativa creta dai dipendenti, la Left-Avvenimenti, anziché prendere in affitto la testata ha continuato a utilizzarla in comodato d’uso.

Il secondo fatto è stata la marcia indietro di Matteo Fago, già tra gli editori dell’Unità, che aveva promesso un suo ingresso nella cooperativa e di conseguenza la salvaguardia degli undici posti di lavoro, otto giornalisti, due poligrafici e un amministrativo ma che poi – denuncia la redazione – si è tirato indietro. Salvo poi ricomparire a sorpresa ieri annunciando con un comunicato di aver fatto un’offerta tramite la Editoriale 90 per l’acquisto delle testate di due giornali in liquidazione coatt: Left, per l’appunto, e il Salvagente.

Per i redattori di Left, impegnati nel tentativo di salvare il giornale, si è trattato di una vera doccia fredda. Anche perché Fago non avrebbe dato nessuna rassicurazione circa il mantenimento dei posti di lavoro. «Dopo averci comunicato di non avere più alcun interesse ad investire nella cooperativa – scrivono in una nota – Fago ha avanzato la sua offerta di acquisto della testata promettendo che il settimanale tornerà in edicola. Gli chiediamo dunque di chiarire i suoi intenti con i lavoratori della cooperativa. Ci aspettiamo che Left riprenda le pubblicazioni con lavoratori che da sempre lo producono».
Nel frattempo redattori e poligrafici hanno deciso di tentare l’impossibile partecipando anche loro all’asta per l’acquisto della testata, la cui scadenza è fissata per il 16 gennaio prossimo. Per farlo però hanno bisogno dell’aiuto dei lettori, ai quali adesso chiedono di contribuire alla raccolta dei soldi necessari. Quanto prima sulla pagina Facebook Left-Avvenimenti verranno pubblicati i dati bancari dove versare un eventuale contributo. Presto, perché i tempi sono stretti.