La nuova tornata di sanzioni varata dagli Stati uniti e dall’Europa nei confronti della Russia incide notevolmente sul settore petrolifero di Mosca, già provato dall’embargo sull’export di tecnologia. Le misure americane sono più drastiche di quelle comunitarie. In sostanza vietano di continuare a operare in Russia. Bruxelles invece ha imposto di non siglare nuovi contratti. Questi provvedimenti, a prescindere dalle varie modulazioni, mettono in seria difficoltà la Russia, secondo esportatore a livello mondiale. Il suo problema è che il settore è fortemente dipendente dal sostegno logistico e tecnologico occidentale, senza il quale i processi di esplorazione e sfruttamento possono incepparsi,...