L’odierna babele sociale, i drammi e le tragedie nei nostri mari e nelle nostre case, i reboanti bollettini di cronaca e di politica interna, europea e internazionale squassano cuore e mente con il risultato di acuire le lacerazioni del vivere e offuscare la percezione del presente, sicché allo smarrimento interiore e al disordine esterno si reagisce ora con la lamentela ora con la concitazione volta a sanare tutti i mali del mondo ora con un torpore al limite del cinismo o con un’apatia devastante. (…) In simili frangenti, mi pare di comprendere il «sentimento di collera e di vergogna» che...