Alcuni sono italiani, altri arrivano dalla Francia, dal Gambia, Ghana, Nigeria, Libia. Tunisia, Stati uniti: sono i 18 elementi della neonata Orchestra dei Braccianti, un progetto curato dall’associazione ambientalista Terra! e che verrà presentato il  9 novembre in un concerto (ore 20.30) al Teatro Mercadante di Cerignola. Il comune denominatore che caratterizza l’ensemble è la terra; ne fanno infatti parte musicisti che lavorano o hanno lavorato come braccianti agricoli e contadini. Tra loro non mancano persone che hanno vissuto il dramma della migrazione e che oggi vivono nei ghetti o nelle campagne. Come Joshua, cantante e tastierista nigeriano emigrato passando per la Libia nel 2017 e oggi impiegato nella raccolta dell’uva e dei meloni in Puglia.

«Questo progetto ha l’obiettivo di sensibilizzare istituzioni e opinione pubblica sulle condizioni dei lavoratori agricoli nel nostro paese – spiega Fabio Ciconte, direttore di Terra! – Ancora oggi, nelle campagne italiane, migliaia di braccianti raccolgono il cibo destinato alle nostre tavole in condizioni di sfruttamento. Nonostante una buona legge, il fenomeno del caporalato non è ancora debellato e le filiere alimentari restano poco trasparenti, mentre l’eccessivo potere della Grande distribuzione organizzata nello schiacciare i prezzi dei prodotti spinge le aziende a comprimere i costi della manodopera. Tutto questo non è più accettabile, lo abbiamo denunciato negli ultimi anni con le nostre indagini e oggi lo ribadiamo con un linguaggio nuovo, quello della musica».

Info: www.terraonlus.it