Il 9 novembre 1943, a Gorizia, denunciate dai vicini di casa – quelle donne sono ebree -, la madre e la sorella di Carlo Michelstaedter, Emma Luzzatto, novantenne, ed Elda, sessantaquattrenne, furono arrestate e deportate ad Auschwitz. La madre morì durante il tragitto. La sorella fu uccisa il 26 dicembre 1944 e incenerita nel crematorio. È una storia piuttosto comune di quegli anni, ben documentata in Delatori, di Mimmo Franzinelli, Milano, Mondadori, 2001. Per fortuna, a salvare il buon nome degli italiani, esisteva anche un altro tipo di italiano. Per esempio, Gino Bartali, il due volte campione del giro d’Italia...