L’informazione che riceviamo dai nostri amici attraverso i social network e le mail è molto più omologata di quella che ricaviamo dai motori di ricerca. Questo è il risultato di uno studio realizzato dal gruppo di ricerca dell’Università dell’Indiana composto da Dimitar Nicolov e Diego Oliveira e diretto dagli italiani Filippo Menczer e Alessandro Flammini. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista open access (dunque liberamente accessibile a tutti) PeerJ, e contraddice l’opinione diffusa secondo cui sarebbe Google il vero «grande fratello», mentre i social network permetterebbero anche alle informazioni più scomode di bucare la censura e scatenare le «Twitterevolution»....