Si presenta oggi a Firenze in Consiglio regionale una ricerca sulle misure di sicurezza, dal titolo significativo di Archeologia criminale. Si è trattato di esplorare istituti arcaici, ma ancora utilizzati, del nostro sistema penale, destinati a gestire la cosiddetta “pericolosità sociale”. Previste dal Codice penale del 1930 con lo scopo di contenere gli autori di reato considerati portatori di un certo livello di “delinquenza” o dichiarati “incapaci di intendere e volere”, le misure di sicurezza costituiscono uno degli ambiti più delicati su cui intervenire nella prospettiva di riformare il nostro ordinamento penale e penitenziario. Purtroppo le proposte di riforma elaborate...