«Tu sei la notte, Lilah. Una ragazzina persa nel bosco. Sei una leggenda che si racconta, l’inesplicabile. Sei una storia di passione, quella che fa tenere le tende chiuse. Io mi auguro che tu mi stia aspettando, perché io posso anche farcela da solo. C’è troppa oscurità per scovare punti di riferimento. E io non voglio i tuoi amuleti. Io spero solo che tu mi stia aspettando, sul tuo tappeto di stelle. Tu sei la notte Lilah. Sei tutto ciò che non riusciamo a vedere. Lilah, tu sei la possibilità delle cose». Così cantava la voce bassa, sensuale e meravigliosamente...