«Io sono la coreografa. Queste le interpreti. Breanna O’Mara, Anna Fingerhuth. Ho creato il mio lavoro con Breanna e Anna Wehsarg, ma poi Anna Wehsarg è rimasta incinta. Le due Anne sono tipi molto diversi. E quando si lavora sull’interpretazione…». Comincia così A fury tale di Cristiana Morganti, danzatrice italiana storica di Pina Bausch al suo terzo, fulminante, lavoro, alla Cavallerizza di Reggio Emilia per il festival Aperto. A parlare è la stessa Morganti, in scena per 2 minuti a preambolo della creazione al fianco delle magnifiche due fulve danzatrici del suo pezzo. Giù viene da sorridere. Morganti non danza...