Il ritorno del duo inglese composto da Alison Goldfrapp e Will Gregory che agli inizi del nuovo millennio hanno offerto una variante sofisticata della musica ballabile (l’album di debutto Felt Mountain è un capolavoro del genere, passando dal trip hop per approdare in territori alla Morricone), è una buona notizia per gli amanti del pop elettronico. Soprattutto perché Silver Eye non è un album banale e anzi cerca di diversificare atmosfere e spingersi sui territori della ricerca. C’è più di una reminiscenza allo stile dei Depeche Mode ma senza scopiazzamenti di alcun genere, il sound è cupo e carico di malinconia come nel brano Ocean, ma il mood caratterizza anche gli altri dieci brani.
La voce di Alison dona bellezza e respiro al nuovo progetto che si avvale inoltre di collaboratori di peso come John Congleton – ex frontman dei The Paper Chase e che ha collaborato con musicisti anche molto diversi fra loro (fra gli altri Laurie Anderson, Antony and the Johnsons, Franz Ferdinand) – e al londinese Haxan Cloak, la mente nascosta dietro il recente album di Björk.