Secondo Legambiente, il volontariato aziendale è un investimento sul futuro. Da una decina d’anni l’associazione coinvolge nelle proprie sfide ambientali aziende che incoraggiano e supportano la partecipazione attiva dei propri collaboratori a giornate di attivismo sul territorio. Azioni concrete che vanno dalla pulizia dai rifiuti abbandonati in piazze, quartieri, giardini, aree giochi alla riqualificazione dei litorali e delle aree verdi, passando per il monitoraggio della spazzatura abbandonata sulle spiagge e nei parchi. Alcuni gruppi realizzano anche interventi di manutenzione di scuole, sedi di associazioni e cascine.

NEL 2021, DOPO L’ANNO NERO DELLA PANDEMIA, il numero delle aziende e dei collaboratori coinvolti crescono toccando rispettivamente quota 139 (nel 2017 erano 83) e 9.206 (il numero più alto registrato dal 2017). A parlare sono i dati dell’ottava edizione di Sinergie: Creare valore con Legambiente che l’associazione ambientalista presenta oggi in un workshop online, facendo il bilancio sulle attività di volontariato aziendale registrate lo scorso anno.

LE IMPRESE – DA FENDI A CONAD, DA ERG A MUTTI, da H&M a Barilla – insieme ai propri dipendenti hanno deciso di impegnarsi concretamente per l’ambiente. Tutte le azioni si inseriscono come tassello nel perseguimento degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 e sono in grado di avere un’importante ricaduta sulle comunità, migliorando la qualità di vita dei cittadini e facendo qualcosa nelle aree di marginalità urbana. Tra gli esempi, c’è quello di Schneider Electric Italia, che tra le diverse azioni messe in atto nel corso del 2021 ha partecipato alla riqualificazione del Quartiere di San Giovanni a Teduccio, quartiere difficile di Napoli.

GRAZIE ALL’IMPEGNO DI TUTTE LE IMPRESE coinvolte, infatti, lo scorso anno sono state riqualificate 163 aree per un totale di 23.450 kg di rifiuti raccolti. Di questi, ben 52,5 kg sono mozziconi di sigarette, per un totale di 218.750 unità, oltre 200 mila sigarette fumate e gettate per strada o in un’area verde o in spiaggia, un gesto sbadato che non tiene conto che il filtro impiega anni per degradarsi. Ad oggi, le cicche di sigarette sono anche tra i rifiuti più comuni trovati da Legambiente nei suoi monitoraggi su spiagge e aree verdi, e stando anche a quanto riportato dall’associazione Marevivo, in Italia sono dispersi ogni anno nell’ambiente ben 14 miliardi di sigarette.

TORNANDO AL BILANCIO SUL VOLONTARIATO aziendale, lo scorso anno è stato riconosciuto l’impegno di 58 imprese che si sono contraddistinte per la partecipazione attiva e concreta alla vita della propria comunità, attestato dalle carte d’identità del volontariato aziendale personalizzate, contenenti informazioni sul tempo e sul percorso svolto nelle attività di riqualificazione dei territori.

«I NUMERI CHE PRESENTIAMO DIMOSTRANO che l’alleanza tra le aziende e il mondo del no profit non si è arrestata nemmeno di fronte agli ostacoli imposti dal Covid-19, perché cresce sempre di più l’attenzione da parte delle aziende e dei collaboratori, che sporcandosi le mani offrono un impegno concreto per il territorio e per il benessere della collettività – commenta il direttore generale di Legambiente Giorgio Zampetti – È un segnale di speranza per il nostro Paese, che può contare su molti esempi di cittadinanza attiva nel raggiungimento degli obiettivi dell’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile».

A PRESENTARE I RISULTATI E I NUMERI è stata Ida La Camera, responsabile nazionale volontariato aziendale di Legambiente: «Il 2021 è stato un anno dalle grandi soddisfazioni che testimonia il bisogno delle persone di fare squadra, uscendo da un sistema di chiusura. Questo progetto ha permesso di fare rete sui territori, con la duplice valenza che ci siamo proposti: coniugare ambiente e sociale. Le azioni intraprese nel 2021 hanno permesso di ridare bellezza ai beni comuni, valorizzare i territori e riscoprire il valore della comunità. Per il 2022 ci sono importanti novità, auspichiamo il proseguimento delle attività di certificazione delle carte di identità del volontariato aziendale: importanti perché sostengono e dimostrano i traguardi raggiunti, ottenuti dalla sinergia vincente tra imprese e Terzo settore».

OLTRE AGLI INCONTRI FORMATIVI DEDICATI ai collaboratori delle aziende, il progetto di volontariato aziendale di Legambiente realizza iniziative rivolte ai più piccoli, con il progetto Bimbi in ufficio, che permette ai figli di visitare gli uffici nei quali lavorano i propri genitori e di prendere parte ad attività laboratoriali organizzate dagli animatori di Legambiente. Ad esempio il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane ha realizzato il laboratorio ludico-ricreativo La Stazione che vorrei sul tema del riciclo dei materiali, scoprendo il valore del recupero e il rispetto dell’ambiente.

TRA I LABORATORI REALIZZATI NELL’AMBITO del progetto ci sono «ColtiviAmo futuro», dedicato agli orti e alla sana e corretta alimentazione, «Le mille vite della plastica», sul riciclo creativo, «Generazioni Rinnovabili», sulle energie alternative, «Che albero sei?», per spiegarne funzione e valore ambientale, «Forme colori sapori e profumi del cibo», i 5 sensi per conoscere il cibo e – infine – «Cambiamo musica», il riciclo creativo sul tema musicale. Sono anni che Marco Bachi, bassista della Bandabardò, suona un Bassotanica, che definisce «lo strumento giusto per il bassista moderno». Nasce dall’unione di una tanica di plastica con una tavola di legno ad uso edile. Oggetti che qualcuno continua a definire rifiuti.