«Ci siamo fatte un regalo bellissimo, stiamo facendo grandi cose e abbiamo bisogno del calore degli italiani, anche perché più si va avanti e più il livello sale. È un risultato incredibile dopo una partita difficile, forse non giocata bene. Oggi non c’è stato un bel gioco, ma nel calcio non conta solo quello: le ragazze hanno dato tutto e sono state ciniche». Sono le parole del ct delle azzurre di calcio Milena Bertolini dopo il successo con la Cina.
E così l’Italia approda ai quarti e sfiderà l’Olanda che ha battuto 2-1 il Giappone. Non è stato per la cronaca un grande match che si è risolto grazie a due colpi arrivati agli inizi dei due tempi, ma a prevalere è stata la grande capacità di «soffrire» delle azzurre, difendendo con metodo quando le avversarie hanno alzato – e molto – il livello della fase offensiva. Fondamentali nel gioco di contenimento italiano Guagni e Baroli, mentre Linari è stata attentissima al centro della difesa insieme a Gama.

A SBLOCCARE il match – più complicato di quanto dica il risultato – è Giacinti che al 15’ conquista palla sulla destra, la passa a Bonansea che a sua volta serve Bartoli, il tiro viene parato dal portiere ma sulla respinta ancora Giacinti insacca. Italia subito vicina al raddoppio con Bergamaschi, ma il numero uno Peng para.

POI L’ITALIA arretra e cresce la nazionale cinese che schiaccia le azzurre in affanno ma capaci di non disunirsi e mantenere alta la difesa. Guagni è fondamentale sul finire della prima frazione di gioco, quando nega l’1-1 con un anticipo decisivo su Gu. Scampato il pericolo, l’Italia «risolve» il match al 3’ della ripresa: Galli riceve ai venti metri metri, stoppa e calcia un tiro rasoterra e preciso su cui Peng nulla può. Poi ancora tanta difesa e qualche sostituzione inevitabile: Bertolini fa entrare Mauro e Rosucci al posto delle stremate Bergamaschi e Bonansea. Ora sguardo rivolto a Valenciennes dove sabato alle 15, le ragazze sfideranno l’Olanda