Le anime perdute di Loreena McKennit
Note sparse Undici anni dopo il suo ultimo lavoro discografico, gran ritorno per l'artista canadese con «Lost Souls»
Note sparse Undici anni dopo il suo ultimo lavoro discografico, gran ritorno per l'artista canadese con «Lost Souls»
L’ultimo album di brani inediti, An ancient muse, risale al 2006. Undici anni dopo, Loreena McKennit, indiscussa regina dell’arpa celtica, è tornata in studio per registrare le nove tracce di Lost Souls. L’amore per i poeti anglosassoni, ispiratori di storie e versi; per i viaggi, che l’hanno portata a tessere soprattutto con il Vicino Oriente un rapporto personale e professionale molto profondo, si esprime qui con piena maturità. Il cammino musicale di Loreena, senza mai tradire le proprie origini, ha incrociato nel tempo strade e deviazioni di percorsi, foriere di nuovi orizzonti sonori. Lost souls ne è racconto quasi antologico, che trova le sue migliori sintesi in Sun, moon & stars, e nella title track, ispirata al libro A short history of Progress, dell’inglese Ronald Wright. L’arpa continua a far sentire la sua splendida voce nell’amalgama perfetta di violino, pianoforte, chitarra flamenca, accordeon, bouzouki, oud, cello, percussioni… Brani di misura lunga, come è giusto che sia per un album cesellato in ogni suo dettaglio.
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