Il dialogo fra Pd, sinistra e 5 stelle non è impossibile. Ieri alla Regione Lazio è successo il «miracolo» che in parlamento veniva presentato come contro natura dagli stessi dem. Grazie a 34 sì (maggioranza, 5 stelle, gruppo misto e lista civica di Sergio Pirozzi) è stata approvata la legge regionale detta «Smeriglio» dal nome del vicepresidente e assessore che nella sostanza riforma il diritto allo studio nella Regione Lazio. Astenuto il centrodestra. Si tratta del raddoppio delle borse di studio, di una serie di opportunità per gli studenti, servizi potenziati e anche alloggi. «Una rivoluzione nella stessa concezione del welfare studentesco», esulta Smeriglio. «Garantire a tutti il diritto allo studio non solo è previsto dalla Costituzione, ma è fondamentale per un paese perché elemento imprescindibile per la crescita e lo sviluppo del paese stesso, della sua società, della sua economia».

Un gol per la regione di Nicola Zingaretti, ma anche una rappresentazione concreta di un rapporto con i 5 stelle tutto diverso, come lo propone il possibile candidato alla segreteria del Pd. «È un errore madornale considerare i 5 stelle un’organica formazione di destra. È l’errore che non ci ha permesso di tentare un’iniziativa politica, dopo il voto, nei confronti di quel mondo», aveva dichiarato il primo luglio al Corriere della Sera.