Approvato oggi dalla giunta regionale del Lazio il nuovo Testo unico sullo spettacolo dal vivo e la promozione culturale, che segna una piccola rivoluzione e una specie di laboratorio regionale che potrà essere sperimentato anche su scala nazionale. I punti cardine sono le nuove regole per gli spettacoli dal vivo e la promozione culturale, semplificazione burocratica, tre fondi per gli operatori e uno stanziamento che raddoppia fino ad arrivare a 4,4 milioni di euro. Ora inizia l’iter per l’approvazione consiliare che alla Pisana ci si augura possa essere approvato entro l’anno. Il governatore Nicola Zingaretti con l’assessore alla Cultura Lidia Ravera e il presidente della commissione Cultura, hanno spiegato come lospettacolo dal vivo, «rappresenta un valore fondamentale dal punto di vista sociale, culturale, economico e occupazionale, e il riordino del disegno di legge era stato indicato per questo tra le priorità del 2014». Il testo licenziato oggi dalla giunta è frutto, ha spiegato Ravera, di un anno di confronto con gli operatori del settore e mette a sistema tutta la filiera dello spettacolo dal vivo (teatro, danza, musica) e della promozione culturale dando pieno riconoscimento alle diverse forme di espressione, sulla base di alcuni obiettivi fondamentali. Il primo è la certezza delle risorse (nel 2013, è stato ricordato oggi, la legge 32/78 era stata totalmente definanziata) stanziando 2,3 milioni di nuove risorse per il 2014, di cui 2 milioni per l’istituzione del Fondo Unico per lo Spettacolo dal Vivo (un milione per la parte corrente e un milione per gli investimenti) e 300 mila euro per l’istituzione del Fondo per la promozione culturale. A questi si aggiungerà un terzo fondo, il Fondo di Garanzia, per facilitare l’accesso al credito per gli operatori e le imprese. A queste risorse vanno aggiunti altri 2,1 milioni già inseriti nel bilancio 2014 a copertura dei bandi triennali a sostegno delle rassegne e dei festival di spettacolo e delle officine culturali presentati alla fine dello scorso anno.