La Gkn Driveline Firenze non revoca i 422 licenziamenti e conferma la chiusura dello stabilimento di Campi Bisenzio. E la Fiom di Firenze, ha detto ieri il segretario della Cgil Maurizio Landini al termine dell’assemblea coi lavoratori della Gkn, ha chiesto l’apertura della procedura di comportamento anti-sindacale contro l’azienda. «Contestiamo anche le procedure, il non rispetto degli accordi e della contrattazione nel nostro paese che questa multinazionale ha fatto» ha detto.

Tutt’altra versione da parte dell’azienda secondo la quale «la pre-condizione negoziale di revoca della procedura» di licenziamento «non può essere accolta, stante la decisione di chiusura assunta». La Gkn Driveline Firenze sostiene di rifiutare «l’accusa di non accettare qualunque dialogo» con le istituzioni. «La legge prevede la competenza del ministero del Lavoro e della Regione Toscana, che potranno assumere la gestione della vertenza nella relativa fase, visto che solo il ministero del Lavoro è titolare degli strumenti che possono concretamente essere messi a disposizione dei lavoratori nei casi di chiusura aziendale».

Ieri la viceministra allo sviluppo economico Alessandra Todde ha convocato il secondo rounde del tavolo Gkn in prefettura a Firenze il 4 agosto prossimo. Ci saranno anche il ministero del Lavoro, la Regione Toscana, il sindaco di Firenze e quello di Campi Bisenzio, Confindustria Firenze, Gkn Firenze, Gkn automotive, Melrose ple, Cgil Cisl e Uil, Fim Fiom e Uilm. Nel frattempo continua la solidarietà alla lotta degli operai contro i licenziamenti. Ieri il coordinamento Misericordie Area fiorentina ha stanziato 10 mila euro in borse di studio per 25 famiglie.