Dopo le manifestazioni in tutta Italia lo scorso 30 maggio, e a pochi giorni dalla riapertura di cinema e teatri, un comunicato di Attrici Attori Uniti denuncia una situazione che è ancora disastrosa per i lavoratori dello spettacolo. A partire dall’indennità di 600 euro inaugurata dal decreto Cura Italia: «Ad oggi, le lavoratrici e i lavoratori dello spettacolo hanno ricevuto soltanto il bonus di € 600 per il mese di marzo». Per il momento però «nessuno di noi ha ancora visto i bonus di aprile e maggio e non ci è dato sapere se da giugno potremo continuare a usufruire di questo piccolissimo aiuto o no».

INOLTRE, nota il comunicato, non è vero che il 15 giugno il settore è ripartito: «La ripresa del lavoro è avvenuta senza la validazione di adeguati protocolli di sicurezza. Vi invitiamo a contare gli artisti e le maestranze coinvolte e a dedurre da soli quanto falsa risulti questa ripartenza». Il collettivo racconta di aver inoltrato alle compagnie un testo da leggere sui palchi dei teatri che hanno riaperto, per sensibilizzare gli spettatori sulla condizione della maggioranza dei lavoratori del settore: «I pochi richiamati a lavorare lo stanno facendo allo sbaraglio: questo grappolo di ripartenze manca di linee guida e regole certe e amplifica ancor più il divario tra le grandi imprese culturali pubbliche (che beneficiano di finanziamenti a fondo perduto) e tutte le altre realtà, molte delle quali impossibilitate a ripartire. Queste ultime rappresentano il 70% di questo settore e coinvolgono la maggior parte delle lavoratrici e dei lavoratori».

A MANCARE, denunciano Attrici Attori Uniti, è soprattutto il confronto con le istituzioni: lo scorso 8 giugno è stata inviata una lettera, firmata dai principali sindacati e dalla presidenza di Federvivo, al ministro Franceschini, in cui si chiedeva un incontro su tutte le incertezze legate alla ripartenza- «lettera che non ha ottenuto alcuna risposta». Per questo lo stato di agitazione permanente continua, a partire – oggi alle 18 – dall’Assemblea pubblica organizzata dal Coordinamento Lombardo Lavoratrici e Lavoratori dello Spettacolo, che si terrà al Teatro Continuo Burri di Milano e a cui parteciperanno anche il sindaco Sala e l’assessore alla cultura Del Corno. Un incontro per discutere «le istanze comuni» e continuare «il dialogo fra molte rappresentanze del mondo dello spettacolo». E il 27 giugno si torna in piazza, a Roma, per far sentire la propria voce: «Cosa dobbiamo fare per essere ascoltati e coinvolti nelle decisioni che ci riguardano?».