La scorsa settimana se n’è andato a ottantanove anni il pianista e compositore Toshi Ichiyanagi, una figura fondamentale, non solo per lo sviluppo della musica d’avanguardia nel Giappone post-bellico, ma noto anche per aver contribuito con le sue colonne sonore ad alcuni dei più importanti film giapponesi della seconda metà dello scorso secolo.
Nato a Kobe nel 1933 si trasferisce a Tokyo tre anni più tardi, qui fa esperienza in prima persona della guerra e nel 1954, non soddisfatto dell’ambiente artistico e musicale che vigeva in una capitale ancora distrutta, fisicamente e spiritualmente, decide, come molti altri suoi compatrioti interessati all’arte, di trasferirsi a New York. Nella città statunitense un paio di anni più tardi incontra Yoko Ono, che sarà sua moglie per circa sei anni, prima di diventare la compagna di John Lennon, e con lei frequenta le lezioni di zen tenute da D.T. Suzuki alla Columbia University. In una di queste classi la giovane coppia incontra John Cage ed entrambi cominciano a frequentare le lezioni dell’artista americano, un incontro che diventerà fondamentale per entrambi, anche se le carriere dei due giapponesi si divaricheranno sempre di più. Da Cage Ichiyanagi coglie la possibilità di avvicinarsi e di interpretare la musica tradizionale giapponese da un punto di vista contemporaneo e di ibridare quella contemporanea con influenze provenienti dalle tradizioni del suo paese.

NEL 1961 Ichiyanagi ritorna a Tokyo, città nel frattempo risorta dalle rovine della guerra, anche dal punto di vista culturale, ma questo distacco dalla Grande mela, accelera anche quello da sua moglie. Dopo il divorzio da Ono nel 1962, Ichiyanagi non si sposerà più per il resto della sua vita, comincia a mettere in pratica quanto assorbito a New York attraverso la realizzazione di opere e composizioni che facevano coesistere elementi opposti e contrastanti. Come l’uso di strumenti tradizionali giapponesi e occidentali ad esempio, o la musica classica con quella pop ed elettronica, a questo proposito si ricordi almeno From the Works of Tadanori Yokoo del 1968.
Nei primi anni sessanta, Ichiyanagi incomincia anche la sua collaborazione con alcuni cineasti giapponesi, certo, non raggiunge mai la fama negli ambienti cinefili dell’amico Toru Takemitsu, al quale, fra le altre cose, nel 1952 introdusse la musica del francese Olivier Messiaen, così importante per l’evoluzione di Takemitsu come compositore, ma vale la pena comunque esplorare alcune delle sue collaborazioni cinematografiche.

LA PRIMA risale al 1962, quando realizza assieme allo stesso Takemitsu, le musiche di Pitfall, film di Hiroshi Teshigahara, ma sono specialmente due i nomi a cui Ichiyanagi come realizzatore di musiche per film rimane legato. Collabora per sette lungometraggi, dal 1965 al 1977, con Kiju (Yoshihide) Yoshida, una delle punte di diamante di quella nuova ondata del cinema del Sol Levante sviluppatasi dagli anni sessanta in poi. Forse la trilogia composta da Eros + Massacre (1969) Heroic Purgatory (1970) e Coup d’Etat (1973) rappresenta il picco creativo per entrambi, la sperimentazione visiva e narrativa operata da Yoshida, trova infatti il suo corrispettivo sonoro nelle musiche disorientanti di Ichiyanagi.
L’altra collaborazione cinematografica per cui il compositore giapponese è riverito fra gli appassionati, è quella con Toshio Matsumoto, teorico del cinema e autore di lavori sperimentali fra i più importanti per lo sviluppo del genere nell’arcipelago. Si ricordi almeno il capolavoro strutturalista, visivo e sonoro, Atman del 1975, dove immagini e musica si fondono in una pulsazione lisergica di forte impatto.

matteo.boscarol@gmail.com