Il libro Etica dell’intelligenza artificiale di Luciano Floridi (Raffaello Cortina, pp. 384, euro 26) ambisce con successo a una sistemazione della controversa e complessa questione dell’etica del digitale, con particolare riguardo alla governance dell’Intelligenza Artificiale (IA). Le premesse del lavoro sono il progressivo divorzio tra capacità di agire delle macchine e intelligenza, e la trasformazione dell’ambiente in una struttura informativa adatta all’interazione con le macchine: l’infosfera. La separazione tra agire e intelligenza si riferisce alla mancanza di intenzionalità e consapevolezza, quindi, l’attore artificiale non può avere la responsabilità degli effetti dell’azione. Un terzo elemento portante del volume è l’interpretazione del...