Nelle nostre sale è ormai da un settimana – ne avevamo parlato dallo scorso Festival di Cannes dove era in concorso – ma quello che sorprende è l’enfasi di giudizio che vi si è scatenata intorno: si ama o si odia, critici, cinefili, spettatori, commenti più o meno lunghi sui social oscillano tutti tra questi due poli nettamente contrapposti. È stato così sin dalla prima proiezione sulla Croisette col pubblico che si è spellato le mani felice di commuoversi nelle poltrone rosse del Palais mentre Nadine Labaki saliva sul palco insieme al piccolo protagonista, Zain al-Rafeea, «vero» profugo siriano la...