Ogni apparizione di Enzo Moscato è una discesa nel ventre del teatro. Basta un gesto misterioso delle mani mentre attraversa l’oscurità del palcoscenico per rinnovare l’incanto o la magia di una presenza capace di far coincidere corpo e parola. E dunque anche per questo bisogna essere grati a «Le vie dei festiva» che da 23 anni propone ostinatamente un’idea non banale della scena, con attenzione al nuovo ma non alle mode, spostando anche la propria progettualità anche nel sostegno produttivo a ciò che meno facilmente si acconcia al mercato.   Con Ritornanti Moscato ripropone tre testi scritti qualche decennio fa,...