Villa Croce è ancora al centro del dibattito, con l’amministrazione Bucci che non ha nessuna idea sulla missione attuale e futura. Intanto, i quattro dipendenti, compresa la direttrice Francesca Serrati, sono stati trasferiti lasciando museo e collezione in mano alla società Open, già inadempiente nella gestione museale. Purtroppo assistiamo alla inoffensiva azione di collezionisti, galleristi e sponsor, nell’orientare le scelte di politica culturale comunale. Così Vita, Morte, Miracoli. L’arte della longevità apre il nuovo ciclo di mostre, a cura di Carlo Antonelli e Anna Daneri; un titolo profetico nella speranza che anche il museo possa avere una meritata longevità. La rassegna parte dal dato statistico che il 28% di cittadini oltre i 65 anni colloca Genova tra le città più vecchie d’Europa. Su questo si innesta l’invito fatto a Lisetta Carmi, Franco Mazzucchelli, Anna Oberto, Renata Boero, Corrado Levi, Elisa Montessori, Rodolfo Vitone, artisti genovesi o che hanno avuto rapporti con il territorio ligure.

LISETTA CARMI presenta fotografie a colori inedite del viaggio in Messico e Venezuela; una scoperta per chi conosceva i lavori sui travestiti e gli scatti di Ezra Pound nella casa sulle alture di Zoagli. A proposito di Ezra Pound (1955) è il film in 8 mm di Anna e Martino Oberto con Gabriele Stocchi: un itinerario ipotetico nelle varie dimore liguri del poeta americano. Mentre la stessa poetessa visuale Oberto, ricostruisce parte della performance Scritture d’amore. Diario, Cerimonia per Adele H, realizzata nel 1980 a Palazzo Bianco, dove lei era separata dal pubblico da una parete di fili rossi intrecciati, e una serie di fotografie testimoniano le fasi dell’azione.
Diversamente, la matericità di Renata Boero, allieva di Scanavino, riflette sull’uscire dalla griglia: telai smontati, tele arrotolate e piegate, attraverso bolliture, immersioni, piegature rispondono «a un preciso ordine il cui fine è determinare una scansione cromo temporale che dà luogo a una sorta di pentagramma. La dimensione effimera si ritrova nel gonfiabile-ventre di Mazzucchelli all’interno di una stanza, in cui i visitatori entrano da una fessura per rimanere coinvolti sensorialmente nello spazio. L’opera più politica è quella di Levi che realizza una poesia geografica dove «a ogni paese del golfo della Spezia avevo associato eroticamente dei nomi di persone».

IL LEGAME con la terra ligure viene enfatizzato dagli artisti Aurelio Caminati e Claudio Costa, con l’esperienza di Monteghirfo (1975-1978) narrata nella mostra a cura di Francesca Serrati con Michela Murialdo. Caminati e Costa diedero vita, in una casa rurale, a un nuovo modello di museo, con oggetti della civiltà contadina classificati come reperti archeologici. Esperienza culminata nel 1975 con la performance del controprocesso alla strega Franca Borella condannata a Triora nel 1588, in cui Caminati legge gli atti e attua la sperlengueia, rito pagano per scacciare il malocchio.