Lasciamo da parte le «provocazioni» che con Lars von Trier sono talmente prevedibili da suonare scontate come un copione da fiction tv (italiana). Perciò nessuna sorpresa per la t-shirt con su «Persona non grata» sotto alla palmetta simbolo del festival di Cannes, in memoria della cacciata, ai tempi di Melancholia dalla Croisette dopo le «sparate» su Hitler e gli ebrei – uscita quella davvero infelice, che i francesi, prima innamorati del regista danese non hanno mai davvero digerito. Non tutti, ovvio, tanto che Cahiers du Cine’ma mettono questo film tra i loro «capolavori» del mese. Così i malumori di Shia...