Il cinema, diceva M, è l’arma più forte e se oggi a spararle più grosse sono social e IA, il fascino che continua a esercitare su grandi, piccini e Lucia Borgonzoni resta quello di una volta. Non meravigli dunque che la sottosegretaria intenda riportare la cinematografia nazionale agli antichi splendori. Come? Tagliando i soldi pubblici di 50 milioni che il troppo strozza, assicurando che la quasi totalità dei soldi pubblici vada a chi già ne tiene di privati, riservando un 10% circa dei soldi pubblici a «storie di grandi italiani» (sic!). A selezionare i copioni coi grandi italiani poi, apposita...