Si chiama Festival internazionale degli Incontri ma il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, di Fratelli d’Italia, lo vorrebbe trasformare in una sagra degli scontri e dell’esclusione. Al grido di «fuori Saviano e Zerocalcare».

Infatti, a poche settimane dall’inaugurazione della quattro giorni che si terrà a metà ottobre nei cortili, nei palazzi nobiliari restaurati dopo il terremoto e nelle piazze del capoluogo abruzzese, il primo cittadino ha pensato bene di farsi «vivo – come scrive in una nota Silvia Barbagallo, direttrice artistica del Festival – manifestando l’intenzione di voler condizionare il supporto operativo del Comune proponendo l’esclusione di alcuni ospiti a lui sgraditi, tra questi Roberto Saviano e Zerocalcare, chiedendomi un bilanciamento politico del programma, con nomi a lui graditi, esercitando così di fatto una censura politica sugli indirizzi culturali».

Ma il sindaco ribatte: «Se vogliono che il Comune adotti la delibera per erogare i fondi, mi venga a trovare e ragioniamo». Altrimenti, conclude il libertario Biondi, può fare «il programma che vuole» solo «se trova il modo di farsi pagare dal ministero dell’Istituzione».