Alla preziosa attenzione 

– del Presidente del Consiglio dei Ministri 

– dei/delle Capigruppo della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica
– dei/delle Deputati-e, dei Senatori e delle Senatrici

– di ogni persona testimone dei fatti

Onorevoli parlamentari,

 

Il Gruppo Mani Rosse Antirazziste si batte pacificamente da anni per la difesa dei diritti umani fondamentali previsti dalla nostra Costituzione. In particolare, siamo preoccupati-e per le politiche dei “porti chiusi” che insanguinano le mani di chi le condivide.

A breve dovrete esaminare il testo del D.L. 130/2020 in materia di immigrazione e asilo presentato dalla Ministra degli Interni Lamorgese, che modifica in parte i decreti sicurezza del 2018-2019. 

Questi decreti razzisti e vessatori hanno prodotto negli anni troppi morti-e ai confini e ulteriore irregolarità e insicurezza, come denunciato più volte da avvocati-e, esperti-e, ONG, funzionari-e e organi di controllo nazionali e internazionali.

Al governo chiediamo di non porre la fiducia su questi vitali argomenti, e di permettere un civile dibattito parlamentare su una ferita che va curata.

Voi certamente saprete dove e come intervenire, con opportuni emendamenti, affinché siano cancellate le sanzioni che colpiscono chi salva vite umane e sia riconsiderato il sistema degli accordi segreti Italia-Libia, accordi bilaterali che contraddicono la Convenzione di Ginevra del 1951 in materia di riconoscimento dei/delle rifugiati-e, la quale vieta esplicitamente il refoulement, cioè il respingimento in Libia di queste persone.

Vi chiediamo di considerare le seguenti questioni, e di riportarle nel dibattito parlamentare: 

– l’abolizione delle multe alle ONG e del blocco amministrativo delle navi di salvataggio (art.1, comma 2) affinché siano cancellate anche queste sanzioni che colpiscono chi salva vite umane :
– prestare assistenza a chi è in pericolo è un dovere, la non assistenza è un reato sancito dal nostro codice penale (art 593), quindi il Governo dovrebbe occuparsi direttamente dei salvataggi in mare, invece di sfruttare le ONG e colpevolizzare ONG e naufraghi-e.
– l’obbligo di soccorso in mare è stipolato nelle convenzioni SOLAS (1974) e SAR (1979) e nella Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del mare (1982 – art. 98), compreso l’obbligo di portare le persone soccorse in luoghi sicuri. Allo stesso modo le nostre condizioni di accoglienza e integrazione delle persone migranti e rifugiati-e vanno riportati sopra gli standard attuali, come chiesto dalle Nazioni Unite in diverse raccomandazioni recenti.
– ogni politica, migratoria e non, deve partire dal rispetto dei diritti umani.

– mai mettere sullo stesso piano i trafficanti di essere umani e le ONG, omettendo le responsabilità della criminalità organizzata e le ipocrisie geopolitiche.

Allo stesso tempo Vi chiediamo di cancellare tutte le norme vessatorie nei confronti di chi lotta pacificamente e con metodi nonviolenti per veder riconosciuti diritti costituzionalmente e internazionalmente garantiti come il salvataggio in mare, perché chi salva vite umane non può essere sanzionato-a e chi lotta pacificamente non è un-a criminale.

Ci aspettiamo leggi che affermino il diritto a migrare, assistano e regolarizzino il lavoro delle persone migranti che sostengono interi settori della nostra economia. 

Servono urgentemente norme che contrastino lo sfruttamento e la segregazione dei/delle migranti e dei/delle rifugiati-e, dobbiamo riconoscere a chi è nato o vive in Italia tutti i diritti compreso l’ottenimento della cittadinanza in tempi e modi più ragionevoli di quelli attuali.