Il nuovo libro di Roberto Ciccarelli, Una vita liberata. Oltre l’apocalisse capitalista (DeriveApprodi, pp. 320, euro 22), esprime un vero e proprio piacere nei confronti del problematico. Questo non significa non rilevarne il peso, l’onere che riguarda coloro a cui tocca avvertirne le insidie, le contraddizioni, le tante torsioni che si concretizzano poi sempre più drammaticamente. Così restituita è appunto la condizione di problematicità del vivere contemporaneo, segnata dal proliferare di crisi profonde che riguardano gli assetti e le configurazioni della nostra società. Ma allora perché parlare di piacere, cosa lo produce? Forse la riproposizione della speranza, meglio: della possibilità...