“Quando la controparte chiama, il dovere di un sindacalista è di andare”. Maurizio Landini ha sempre risposto in questo modo quando qualcuno – e non pochi suoi metalmeccanici Fiom – hanno criticato la scelta di incontrare Renzi. E così quando martedì il presidente del Consiglio gli ha telefonato ha interrotto la sua breve vacanza nelle Marche per prendere il treno il giorno dopo e mercoledì scendere a Roma. A palazzo Chigi il segretario generale della Fiom era già andato altre volte ed è arrivato dopo che il presidente del Consiglio aveva chiesto al viceministro allo Sviluppo Claudio De Vincenti di...