Il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, ha scritto al presidente del Consiglio Enrico Letta per «invitarlo» ad intervenire con una certa urgenza in favore dei lavoratori della Electrolux. «Il suo intervento – scrive Landini – è necessario e urgente. La vertenza Electrolux travalica il normale confronto tra le parti e il ruolo che può svolgere lo stesso ministero dello Sviluppo Economico. Sono messi in discussione non solo i posti di lavoro e le condizioni dei lavoratori interessati ma la sopravvivenza e le condizioni di reddito e di lavoro di tutti i settori manifatturieri, esposti alla competitività e alla delocalizzazione. Non chiediamo a lei e al governo mediazioni di carattere sindacale, chiediamo interventi a sostegno delle produzioni, dell’occupazione e delle condizioni di vita e di lavoro delle persone». Dopo l’incontro di ieri al ministero, anche la Cgil ha bocciato la condotta di Electrolux. «La proposta – afferma Elena Lattuada – non ci convince per nulla e rimane inaccettabile, specie per quanto riguarda la chiusura di Porcia e il ridimensionamento degli altri tre stabilimenti, insieme alla richiesta della riduzione del salario. Anche la Cgil, infine, chiede un maggiore impegno del governo: «Questa vertenza non è confinabile all’interno di una tradizionale vertenza sindacale».