Malinconica e ironica, mai banale, Lana Del Rey al quinto album si dimostra – se ancora servisse un banco di prova – una delle più dotate cantautrici della scena americana. In uno spazio che non segue mode e tendenze, ma si affida al talento compositivo e a una espressiva vocalità che trova in questo album la definitiva maturazione. Quattordici brani senza cedimenti, raffinatissime costruzioni sonore tra pop, soft rock e psichedelia. Settanta minuti di pura estasi e già al terzo pezzo, la catarsi definitiva nella immaginifica e lunga suite di Venice Bitch. Imperdibile.