La Cascina di Susanna Ceccardi torna a un centrosinistra in versione extralarge e anche insieme ai 5 Stelle, festeggiando il neo sindaco dem Michelangelo Betti. Mentre Arezzo resta al centrodestra con il riconfermato sindaco forzista Alessandro Ghinelli. Tutto secondo le previsioni, questa volta i ballottaggi non hanno riservato sorprese, se non quella del netto distacco che nel popoloso comune del pisano (46mila abitanti) ha visto prevalere Betti. Il candidato del centrosinistra, apparentato al ballottaggio con le due liste di sinistra e il M5s, ha conquistato il 59% dei voti, lasciando al 41% la destra del leghista Leonardo Cosentini, apparentato a sua volta con la lista civica di Dario Rollo, il sindaco reggente (al posto di Ceccardi) che aveva rotto con la Lega prima del voto. Al ballottaggio ha votato il 52,4% degli elettori, contro il 69,5% del primo turno.
Ad Arezzo invece, con un’affluenza al 56,5% in calo di una decina di punti rispetto al primo turno, l’esperto berlusconiano Ghinelli si è aggiudicato il ballottaggio conquistando il 54,5% dei suffragi, lasciando al 45,5% il medico dem Luciano Ralli. E mentre Ghinelli con i suoi sostenitori percorreva le vie del centro verso Palazzo dei Priori, assicurando “il valore della continuità per i prossimi cinque anni”, Ralli commentava: “Sapevamo che la partita era difficile, contro un sindaco ricandidato che aveva gestito l’emergenza Covid. Ora dovremo andare avanti sulla strada di un’alleanza larga di centrosinistra”. Quell’alleanza che ad Arezzo è mancata per la decisione dell’ex renzianissimo e ora “civico” Marco Donati, che in prima battuta aveva preso il 9,2%, di non appoggiare il candidato dem.
“Ad Arezzo voglio ringraziare Ralli per essersi messo a disposizione e impegnato fino all’ultimo voto in una sfida che sapevamo molto difficile – tira le somme la segretaria toscana del Pd, Simona Bonafè – mentre a Cascina si volta pagina. Congratulazioni a Betti, un risultato importante perché è un grande comune, e simbolico perché riporta a Pd e centrosinistra la guida dell’amministrazione lasciata da Ceccardi”. Per la Lega si tratta di una sconfitta pesante, visto che la pupilla di Matteo Salvini, dopo aver vinto le comunali nel 2016, era diventata consigliera del Viminale, poi europarlamentare nel 2019 lasciando la carica di sindaco, e infine quest’anno candidata governatrice della Toscana.