Elegante, con i capelli corti, gli occhi segnati da una leggera linea e i colori bianco e nero, optical e dinamici, scelti per incorniciare un corpo che sprigionava una energia fuori dal comune, Mirella Bentivoglio (nata a Klangenfurt nel 1922 da genitori italiani, morta a Roma qualche giorno prima del suo 95/mo compleanno) è stata una figura che ha attraversato il Novecento folgorandone le diverse stagioni. Lo ha fatto con le sue parole in libertà come pioniera della verbovisualità in Italia e poi con le sculture (i libri-oggetto e l’uovo universale che tanto ha utilizzato come alfabeto primario) e, naturalmente,...