Diciamocelo francamente: I Kasabian a parte il successo del singolo Goodbye Kisses non è che poi brillassero di queste grandi doti musicali e Sergio Pizzorno non è che sia tutto questo grande paroliere, come in molti vogliono far credere. Intendiamoci Goodbye Kisses era ed è una perfetta canzone pop, bella, bellissima a tratti, con la sua malinconica voglia d’amore ma niente più. Per il resto musicalmente i Kasabian, nel concreto, che cosa hanno scritto o fatto per essere davvero acclamati? Potremmo dire più o meno poco, il minimo indispensabile per sopravvivere. E allora perché dovremmo aspettarci grandi cose da questo nuovo album The Alchemist’s Euphoria e magari addossare le colpe di un prodotto non ben riuscito al fatto che il cantante Tom Meighan ha lasciato il gruppo? The Alchemist’ s Euphoria con i suoi pezzi alla ricerca di un sound diverso e votato molto (troppo) in maniera disordinata all’elettronica come nel caso di Ae space o Stargazr non funziona. I Kasabian avrebbero dovuto seguire alla lettera il titolo – l’euforia dell’alchimista- ed essere consapevoli che l’alchimia come primo scopo aveva quello di trasformare il piombo in oro e non il contrario come purtroppo avviene in questo album.