Annunciati da tempo come parte di un ampio piano di riforma dell’Academy di Hollywood dal nome Academy Aperture 2025, sono stati rivelati ieri i nuovi criteri di eleggibilità per poter essere candidati all’Oscar al miglior film a partire dal 2024. Sono gli «standard di rappresentazione e inclusione», con cui «incoraggiare una rappresentazione paritaria sia sul grande schermo che dietro la macchina da presa, che meglio rifletta la diversità del pubblico cinematografico», scrive l’istituzione hollywoodiana. In base a questi standard, a livello della storia e della sua rappresentazione sul grande schermo il film dovrà rispondere ad almeno uno di tre criteri: perlomeno uno degli attori principali (o dei non protagonisti con un ruolo più importante) deve appartenere a un gruppo razziale «sottorappresentato» – fra cui afroamericani, asiatici, o nativi; la provenienza di almeno il 30% degli attori in ruoli secondari dai gruppi sempre definiti «sottorappresentati» e cioè donne, minoranze razziali, lgbtq o disabili. Il terzo criterio riguarda la storia vera e propria, che deve essere incentrata ancora una volta sui gruppi menzionati.

ANCHE per la squadra che lavora a un film vengono stabiliti degli standard a cui è necessario attenersi: agli «underrepresented group» devono appartenere almeno due delle figure professionali principali del film – direttore della fotografia, compositore, montatore, sceneggiatore ecc – , sei membri della crew o almeno il 30% della squadra del film, e devono essere loro offerti dei tirocini e delle attività formative all’interno della produzione. Una soglia di rappresentazione – i criteri sono ispirati a quelli elaborati dal British Film Institute per stanziare i fondi pubblici – viene stabilita anche nell’ambito del marketing, pubblicità e distribuzione del film.
«DOBBIAMO ampliarci per riflettere la diversità della nostra popolazione sia nella creazione dei film che nel pubblico che con essi crea una connessione. Crediamo che questi standard di inclusione faranno da catalizzatore di un cambiamento essenziale e duraturo nella nostra industria», hanno detto il presidente dell’Academy David Rubin e la Ceo Dawn Hudson.