L’inferno ha il colore di storiche zone verdi tinte di nero; dei turisti che fuggono dalle spiagge di sabbia mista a fiamme e fumo; di lingue di fuoco che danneggiano aziende, corrono impazzite per decine e decine di chilometri e inceneriscono tutto quanto possono, compresi campi coltivati. L’Abruzzo brucia. Gli ultimi due giorni sono stati di emergenza e rincorsa affannosa, con scarsi mezzi e uomini insufficienti a domare roghi devastanti. A Pescara se n’è andata parte della cosiddetta Riserva dannunziana, patrimonio verde identitario della città aggredito, domenica, dall’incendio partito da un canneto e che in breve si è tramutato in...