La war on drug di Matteo Salvini è cominciata. Quarantotto anni dopo quella inventata (e persa) da Richard Nixon, il leader del Carroccio la rispolvera come uno smoking per la festa della campagna elettorale. Ma neppure Trump – che pure è stato un supporter di quella guerra ma recentemente sembra aver cambiato idea sulla legalizzazione della marijuana adottata da molti Stati, sarebbe capace di tanto. Perché la personale crociata proibizionista del titolare del Viminale si accontenta di attaccare – per i prossimi 16 giorni, inshallah – i negozi che vendono cannabis light. E non certo le 100 nuove sostanze psicoattive...