Diva!, semplice, diretto, inequivocabile. Questo è il titolo del nuovo film di Francesco Patierno devotamente dedicato a Valentina Cortese. All’origine c’è l’autobiografia Quanti sono i domani passati a cura di Enrico Rotelli. Poi Patierno ha compiuto un mix tra le situazioni più significative del libro, affidate a un manipolo di attrici che le interpretano, tutte vestite allo stesso modo, e una accurata selezione di spezzoni di film cui Valentina ha partecipato.

Non si procede in ordine cronologico, ma per accumulo di emozioni, a partire dall’indimenticabile Séverine creata da Truffaut per Effetto notte che Valentina ha portato alla soglia dell’Oscar. Prima di diventare monumento teatrale (in simbiosi con Strehler) Cortese ha lavorato con grandi registi, anche a Hollywood, dove peraltro rimane paradigmatico il bicchiere di whisky gettato in faccia al potente produttore Darryl Zanuck in vena di avances improprie. C’è poi la poco nota infanzia poverissima, perché, figlia illegittima affidata a due magnifici contadini dalla madre nota pianista, poi l’amore giovanile per il molto più anziano maestro Victor De Sabata. Quel che si dice una vita romanzesca, da Diva!