Nel sottosuolo di Istanbul quattro prigionieri cercano di dominare l’ansia e la paura scambiandosi storie tratte dalle loro vite per dimenticare che li attendono ancora nuovi interrogatori e nuove torture. Sopra le celle, intanto, qualcosa si muove. Nella caotica metropoli del Bosforo si annuncia un cambiamento, forse una rivoluzione, certo qualcosa per cui sperare. Il nuovo romanzo di Burhan Sönmez, già avvocato impegnato nella difesa dei diritti civili e docente di letteratura ad Ankara, tra i più significativi protagonisti delle nuova scena letteraria turca, Istanbul Istanbul, appena pubblicato da Nottetempo (pp. 300, euro 17), si può leggere come un atto...