Le confidenze fanno sempre gola. Il romanzo di Alice Cappagli è anche questo: il racconto degli anni di studio all’istituto parificato di Livorno, Mascagni: «questa storia è la mia storia. Cecilia sono io». L’autrice dell’acclamato Niente caffè per Spinoza, edito sempre da Einaudi, in Ricordati di Bach (pp. 264, euro 17,50) ha scelto di dare il nome Cecilia alla protagonista, a se stessa. Cecilia è la ragazzina che una notte dorme nella camera del nonno e in quella stanza, con una caparbietà che nel corso della storia diventerà il suo marchio di fabbrica, a partire da una foto, in una...