«Se noi occupiamo il Teatro municipale, che il resto si fotta». Nel Brasile di Bolsonaro, che Emicida accusa di necropolitica, secondo il pensiero del filosofo camerunense Achille Mbembe, il rapper riempie il maestoso teatro lirico di Sao Paulo. E «noi» significa gli afrodiscendenti, per un tempo lunghissimo di fatto esclusi dalla frequentazione del teatro che hanno costruito. COSÌ SE, parafrasando James Baldwin, è vero come è vero, che la storia dei neri brasiliani è la storia del Brasile, è arrivata l’ora che siano loro a raccontarla. A occupare il teatro, dal palco alle tribune, dalle scalinate imponenti ai camerini. A...