Non avrà il coraggio di definirlo un altro «capolavoro politico» come aveva detto, con la consueta spocchia, dopo la caduta del governo Conte 2. Eppure anche stavolta, sul dl Zan, Matteo Renzi è riuscito a fregare l’odiato Enrico Letta. Nel Pd tutti avevano osservato le sue mosse, dalla primavera in poi, di avvicinamento al centrodestra: sia sulle alleanze locali, sia sulla legge anti-omofobia. E del resto, dopo aver scritto la legge alla Camera con Lucia Annibali e averla convintamente votata, per quale ragione Italia Viva avrebbe dovuto inventarsi mille dubbi e distinguo al Senato? Nessuna ragione di merito. Solo che...