Ciò che innanzi tutto stupisce il lettore un po’ informato sulla vita di Zygmunt Bauman, nel leggere questo Socialismo utopia attiva, tradotto ora per la prima volta in Italia (Castelvecchi, pp.181, euro 17.50 ), è l’intatta passione ideale che l’ispira. L’autore, ebreo polacco, scrisse questo testo nel 1976, quando ormai viveva da 5 anni nel Regno Unito, dopo aver perso la cattedra all’Università di Varsavia. Di formazione marxista e politicamente attivo sin dalla giovinezza, egli aveva sperimentato sulla propria vita le durezze del regime comunista polacco. E tuttavia, nulla della propria scomoda vicenda biografica – come accade solo ai grandi...