Mentre di decreto in decreto imprese e banche premono per continuare a dettare le linee della politica economica, dietro l’ideologia, ormai più che consunta, della crescita e l’interesse, molto più concreto, dei propri profitti, i Comuni restano al palo senza soluzione di continuità. Ed ecco allora, in attesa dell’agognata libertà di licenziamento, altri mesi di cassa integrazione, senza alcun intervento nei confronti di tutte quelle aziende che ne hanno approfittato per far lavorare le persone, ponendone i salari a carico della collettività (oltre il 30%). Ed ecco allora sostegni continui al sistema bancario, nell’illusione – mai verificatasi nella realtà –...